Langhe Vini
Progetti e sostenibilità - Consorzio Tutela Barolo e Barbaresco

Freisa

Il "fresearum" di gran pregio

Freisa

Germogliamento: seconda metà di Aprile
Fioritura: inizio Giugno
Invaiatura: Agosto
Maturazione: Settembre
Vendemmia: fine Settembre / inizio Ottobre
Allevamento e potatura: controspalliera con potatura lunga e ricca, generalmente con un capo a frutto di 12-14 gemme.

Non ci sono notizie certe sull’origine di questo vitigno, anche se alcuni documenti lo citano a partire dal ‘500. Nelle tariffe doganali di Pancalieri del 1517 sono registrate le carrate di fresearum, considerate di gran pregio.

Nel 1692 Pietro Francesco Cotti scrive di aver piantato delle Freise in un fossale del Brichetto, in quel di Neive, Ancora nella cantina di Lu nel 1760 si parla chiaramente dell’acquisto di barbatelle di Freisa e sempre nel medesimo luogo si parla di vino Freisa. Il primo a descriverlo fu il conte Nuvolone sul “Calendario Georgico della Società Agraria di Torino”.

Alla fine degli anni ’80 del 1800 compare come uno dei principali vitigni piemontesi nell’Album ampelografico, compilato da una commissione di esperti presieduta dal Conte Giovanni di Rovasenda, forse il più illustre ampelografo piemontese dell’800, riconosciuto anche a livello europeo.

Si adatta in maniera ottimale sia a terreni di tipo argilloso che marnoso. Da ciò ne deriva la sua ampia diffusione in tutte le province vitivinicole piemontesi, dall’albese all’astigiano fino al chierese e al pinerolese.


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Freisa