Langhe Vini
Progetti e sostenibilità - Consorzio Tutela Barolo e Barbaresco

Pelaverga

Vitigno storico dal carattere unico

Pelaverga

Germogliamento: fine Aprile
Fioritura: seconda metà di Giugno
Invaiatura: Agosto
Maturazione: fine Settembre
Vendemmia: Ottobre
Allevamento e potatura: controspalliera con potatura lunga e ricca, generalmente con un solo capo a frutto per ceppo.

Vitigno prestigioso di illustre memoria storica e forse anche un po’ misteriosa, in quanto per molto tempo si è creduto che fosse stato portato dalle colline del Saluzzese agli inizi del Settecento dal Beato Valfrè sacerdote nativo di Verduno e cappellano alla corte sabauda di Vittorio Amedeo II, e che fosse lo stesso vitigno da cui si ricavava quel vino così prezioso, che la marchesa di Saluzzo, Margherita di Foix, inviava al papa Giulio II per ottenerne i favori.

Solo a metà degli anni Ottanta si è cominciato a capire che forse potevano esistere differenze notevoli fra il vitigno del saluzzese e quello coltivato nelle terre di Verduno e dintorni. Uno studio più approfondito ha individuato in questa varietà caratteristiche ampelografiche, agronomiche ed enologiche proprie, tanto da farne una cultivar a sé stante, a cui è stato dato il nome di Pelaverga Piccolo agli inizi degli anni Novanta.

Trascurata a lungo, ha ritrovato l’interesse di alcuni viticoltori locali intorno agli anni Settanta. Oggi riscuote successo grazie all’attenzione sempre maggiore per i vitigni autoctoni e perché sa offrire un vino particolarmente originale dal caratteristico aroma speziato.


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Pelaverga