Caratteristiche meteoclimatiche generali dell’annata
Il mese di Gennaio si è aperto con connotazioni climatiche simili a quelle presentatesi nel 2000, con una persistenza inconsueta di valori termici inferiori allo zero, sia nelle minime, con punte di -10°C, che nelle medie giornaliere. La siccità protrattasi per tutto il mese è stata interrotta da un’abbondante nevicata nei giorni 26, 27 e 28 che ha deposto una coltre di neve arrivata sino ai 50 cm di spessore. A tale nevicata sono seguite abbondanti piogge che hanno raggiunto valori decisamente superiori alla media del periodo. Febbraio ha presentato un quadro meteorologico molto variabile, alternando correnti settentrionali fredde e secche a perturbazioni meridionali che hanno convogliato sulla nostra regione abbondanti precipitazioni.
Anche a Marzo è proseguito il clima di tipo invernale e si è dovuto aspettare Aprile per ritrovare condizioni tipicamente primaverili. Nell’insieme si è trattato pertanto di un inverno piuttosto lungo, freddo e con abbondanti precipitazioni. La prima decade di Maggio è stata ancora caratterizzata da temperature basse, ma a partire dalla seconda decade si è registrato un repentino innalzamento delle temperature fino a raggiungere valori estivi, protrattisi fino alla fine del mese. A Giugno si è registrato invece un ritorno di freddo per tutta la prima decade, ma poi una nuova ondata di caldo ha portato le temperature massime sin oltre i 35°C senza precipitazioni di rilievo. Nell’insieme gli apporti idrici del primo semestre sono risultati comunque inferiori alla media storica, anche perché penalizzati dall’assenza del consueto picco primaverile.
La siccità e il caldo torrido sono proseguiti anche a Luglio, interrotti solo da alcuni eventi temporaleschi di scarso rilievo. Agosto si è presentato invece da subito con un quadro climatico diverso, fresco a causa di correnti nord atlantiche fredde, ma sempre con precipitazioni molto scarse. Tali condizioni si sono protratte fino all’ultima decade del mese, quando nuovamente si è verificata una netta ripresa delle temperature massime diurne con elevate escursioni termiche tra il giorno e la notte.
La comparsa della prima pioggia autunnale si è registrata solo alla metà di Settembre ed ha posto fine al lungo periodo di siccità. Due le perturbazioni, a distanza di una settimana, che – pur presentando la continuità tipica degli eventi autunnali – hanno avuto l’intensità tipica dei temporali estivi. A seconda delle zone, in soli quattro giorni di pioggia sono caduti quantitativi pari a tre/cinque volte la media del mese e poco meno della somma delle precipitazioni verificatesi nei primi otto mesi dell’anno. L’abbondante acqua caduta non ha arrecato gravi problemi alle uve perché assorbita quasi totalmente dal terreno che si trovava in condizioni di forte deficit idrico.
Commento alla vendemmia
L’andamento climatico del 2006, caratterizzato da precipitazioni scarse e dall’alternarsi di periodi più o meno lunghi con temperature al di sopra o al di sotto della media, ha influito direttamente sulle viti, che hanno alternato momenti di rapido sviluppo vegetativo ad altri di relativa quiescenza.
Il 2006 ha premiato tutte le uve a maturazione precoce e medio precoce. Quelle a bacca bianca (Chardonnay, Sauvignon blanc, Arneis) hanno raggiunto livelli di maturazione eccellenti, con gradazioni alcoliche medio alte, con quadri acidi equilibrati e profumi molto intensi. Per quanto riguarda il Dolcetto sono state raccolte uve con caratteristiche eccezionali che hanno dato origine in cantina a vini di grandissime potenzialità, con ottimi valori alcolici, giusta acidità e colori molto intensi.
Per quanto riguarda le varietà medio tardive e tardive (Barbera, Freisa e Nebbiolo) le precipitazioni della metà di settembre hanno provocato non poche apprensioni tra i viticoltori. Ma ancora una volta i vignaioli accorti nel gestire le cure colturali e attenti nel regolare la produzione della pianta in modo equilibrato sono stati premiati da uno stato sanitario del vigneto più che soddisfacente. E il risultato ottenuto da chi ha avuto la pazienza di aspettare a vendemmiare, è stato quello di raccogliere delle uve sane e di ottima qualità. In cantina, al termine delle operazioni di vinificazione, i vini presentano profumi molto complessi, una giusta acidità e gradazioni alcoliche adeguate, caratteristiche in linea con quelle delle ultime grandi annate.